sabato 15 settembre 2012

Stagione estiva 2012 tra bilanci e incertezze

La stagione estiva 2012 tra bilanci, incertezze e spiragli di luce


Oggi 15 settembre la stagione estiva (lavorativa) volge al termine, nella nostra zona i ragazzi sono già tutti a scuola da qualche giorno e il territorio ritorna vivibile, calmo a tratti quasi languido soprattutto verso sera dove i rossori già compaiono sul mare fino a toccare Bolgheri e le colline circostanti, emessi dal sole che si immerge sparendo nel mar tirreno. Il turismo di massa ha lasciato il posto a viaggiatori settembrini forestieri e non con più calma e meno alla ricerca del veloce e subito.
Le previsioni estate 2012 erano turisticamente parlando catastrofiche, ma come sempre (almeno qui a Bolgheri) le cose sono andate per il verso giusto, ne è riprova l'ottima stagione passata con si un forte calo in Giugno ma che ha fatto bene anzi benissimo in Luglio e Agosto.
Quest'anno ancora in corso funestato da notizie al limite del terrorismo socioeconomico con indici spreed a farne da padrone abbiamo puntato su un piccolo ritocco (quasi a seguire eistein nel suo pensiero) alla sala esterna e cioè al seggiolame, 150 sedie e 12 tavoli nuovi a rimpiazzare le vecchie e oramai inguardabili sedie di plastica bianche che ci hanno traghettato dall'apertura ad oggi, che dire è stata dura ma ci siamo riusciti anche grazie ai nostri clienti che ci hanno dato fiducia in questo periodo poco raccomandabile. Grazie a tutti voi.
Mi piacrebbe condividere un pensiero che per caso ho trovato nella copisteria di Donoratico paese dove vivo da quasi due anni con i miei figli, è di Einstein e recita cosi:

"Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Che dire.. se non rimboccarsi le maniche e progredire nel nostro piccolo ? forza e coraggio !

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