Il nostro raviolo toscano ai porcini con dietro Guado al Melo Bolgheri rosso D.O.C |
Guado al melo "Bacco" e "Airone" sono stati i nostri vini della casa per tutta l'estate e crediamo che data la profiqua scelta e l'ottimo riscontro dell'azienda che ci ha riferito di una buona affluenza dirottata dopo aver degustato il vino da noi non ci resta che augurarci tanti cantini e ballini avvenire :)
Cantina Guado al Melo Bolgheri |
Qui la scheda del prodotto tratta dal sito web aziendale http://www.guadoalmelo.it/bacco-in-toscana.asp
Il nome: la Toscana vanta un’importante produzione enologica in quasi tutto il suo territorio, fin dall’antichità. Niente è quindi più naturale che immaginare che il dio Bacco arrivi in Toscana, come fece nel XVII sec. Francesco Redi, nel suo ditirambo più noto (Bacco in Toscana 1685). E niente c’è sembrato più naturale che immaginarlo come un vino fatto con le uve Sangiovese. Il Redi racconta l’arrivo in Toscana di Bacco e Arianna col loro seguito di satiri, ninfe e baccanti. Il dio tesse le lodi dei vini toscani, fra un susseguirsi di versi buffi, balli, canti, danze sfrenate ed abbondanti libagioni .
L’etichetta: è un po’ particolare, mette insieme un’ispirazione futurista, con colori moderni e i versi di un ditirambo del XVII secolo. Ci sono alcuni elementi grafici che ricordano un albero (il nostro melo), fra cui ho inserito versi e alcune delle scoppiettanti parole inventate dal Redi per il suo poema (cantino e ballino il bombababà; arciballandolo; ebrifestosi), in un’atmosfera di festosa allegria, la più adatta alla degustazione del vino.
DENOMINAZIONE: IGT Toscana rosso
UVE: Sangiovese (80%) e Syrah.
VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; piantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.
TERRENO: di origine alluvionale, argillo-sabbioso, ricco di scheletro.
CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.
RESA: massimo 60 Hl per ettaro.
VINIFICAZIONE: in vasche di acciaio a temperatura controllata.
MATURAZIONE: 12 mesi in barriques di rovere (10% legno nuovo) sulla feccia fine.
AFFINAMENTO: almeno 3 mesi in bottiglia.
Profilo sensoriale.
Il colore è rosso violaceo profondo.
Il profumo è intenso e caldo, soprattutto di frutti neri, ravvivati da una piacevole nota speziata. In bocca è persistente e vivace, con una buona acidità e un tannino ricco ma equilibrato tipico del Sangiovese.
Servire a 18-20°C con salumi e piatti di carne arrosto e al forno
Il nome: la Toscana vanta un’importante produzione enologica in quasi tutto il suo territorio, fin dall’antichità. Niente è quindi più naturale che immaginare che il dio Bacco arrivi in Toscana, come fece nel XVII sec. Francesco Redi, nel suo ditirambo più noto (Bacco in Toscana 1685). E niente c’è sembrato più naturale che immaginarlo come un vino fatto con le uve Sangiovese. Il Redi racconta l’arrivo in Toscana di Bacco e Arianna col loro seguito di satiri, ninfe e baccanti. Il dio tesse le lodi dei vini toscani, fra un susseguirsi di versi buffi, balli, canti, danze sfrenate ed abbondanti libagioni .
L’etichetta: è un po’ particolare, mette insieme un’ispirazione futurista, con colori moderni e i versi di un ditirambo del XVII secolo. Ci sono alcuni elementi grafici che ricordano un albero (il nostro melo), fra cui ho inserito versi e alcune delle scoppiettanti parole inventate dal Redi per il suo poema (cantino e ballino il bombababà; arciballandolo; ebrifestosi), in un’atmosfera di festosa allegria, la più adatta alla degustazione del vino.
DENOMINAZIONE: IGT Toscana rosso
UVE: Sangiovese (80%) e Syrah.
VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; piantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.
TERRENO: di origine alluvionale, argillo-sabbioso, ricco di scheletro.
CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.
RESA: massimo 60 Hl per ettaro.
VINIFICAZIONE: in vasche di acciaio a temperatura controllata.
MATURAZIONE: 12 mesi in barriques di rovere (10% legno nuovo) sulla feccia fine.
AFFINAMENTO: almeno 3 mesi in bottiglia.
Profilo sensoriale.
Il colore è rosso violaceo profondo.
Il profumo è intenso e caldo, soprattutto di frutti neri, ravvivati da una piacevole nota speziata. In bocca è persistente e vivace, con una buona acidità e un tannino ricco ma equilibrato tipico del Sangiovese.
Servire a 18-20°C con salumi e piatti di carne arrosto e al forno
L'airone.
Un airone si muove con grazia fra la vegetazione palustre dell’Alta Maremma, il nostro territorio, terra dell’infanzia del poeta Giosué Carducci, la cui ode fa sfondo all’etichetta:
“..Oh quel che amai, quel che sognai, fu in vano
Sempre corsi, mai non giunsi il fine
E dimani cadrò. Ma di lontano pace
dicono al cuor le tue colline …..”
IGT Toscana
Varietà: Vermentino, varietà storica locale
DENOMINAZIONE: Toscana IGT bianco
UVE: Vermentino varietà storica locale
VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; impiantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.
TERRENO: di origine eolica, sabbioso, con sottosuolo ricco di scheletro.
CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.
VINIFICAZIONE: le uve sono pressate in modo molto soffice ed il mosto è illimpidito spontaneamente; la fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata .
Servirlo a 9°-11°C con piatti di pesce, crostacei ma anche piatti vegetariani e paste con sughi delicati. E’ ottimo anche come aperitivo.
"Airone" Guado al Melo |
L'airone.
Un airone si muove con grazia fra la vegetazione palustre dell’Alta Maremma, il nostro territorio, terra dell’infanzia del poeta Giosué Carducci, la cui ode fa sfondo all’etichetta:
“..Oh quel che amai, quel che sognai, fu in vano
Sempre corsi, mai non giunsi il fine
E dimani cadrò. Ma di lontano pace
dicono al cuor le tue colline …..”
IGT Toscana
Varietà: Vermentino, varietà storica locale
DENOMINAZIONE: Toscana IGT bianco
UVE: Vermentino varietà storica locale
VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; impiantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.
TERRENO: di origine eolica, sabbioso, con sottosuolo ricco di scheletro.
CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.
VINIFICAZIONE: le uve sono pressate in modo molto soffice ed il mosto è illimpidito spontaneamente; la fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata .
Servirlo a 9°-11°C con piatti di pesce, crostacei ma anche piatti vegetariani e paste con sughi delicati. E’ ottimo anche come aperitivo.
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