domenica 16 settembre 2012

Guado al melo "Bacco" e "Airone" sono i nostri vini della casa


raviolo toscano ai funghi porcini
Il nostro raviolo toscano ai porcini con dietro Guado al Melo Bolgheri rosso D.O.C
 
Guado al melo "Bacco" e "Airone" sono stati i nostri vini della casa per tutta l'estate e crediamo che data la profiqua scelta e l'ottimo riscontro dell'azienda che ci ha riferito di una buona affluenza dirottata dopo aver degustato il vino da noi non ci resta che augurarci tanti cantini e ballini avvenire :)
Bacco in toscana
Cantina Guado al Melo Bolgheri

Qui la scheda del prodotto tratta dal sito web aziendale http://www.guadoalmelo.it/bacco-in-toscana.asp

Il nome: la Toscana vanta un’importante produzione enologica in quasi tutto il suo territorio, fin dall’antichità. Niente è quindi più naturale che immaginare che il dio Bacco arrivi in Toscana, come fece nel XVII sec. Francesco Redi, nel suo ditirambo più noto (Bacco in Toscana 1685). E niente c’è sembrato più naturale che immaginarlo come un vino fatto con le uve Sangiovese. Il Redi racconta l’arrivo in Toscana di Bacco e Arianna col loro seguito di satiri, ninfe e baccanti. Il dio tesse le lodi dei vini toscani, fra un susseguirsi di versi buffi, balli, canti, danze sfrenate ed abbondanti libagioni .

L’etichetta: è un po’ particolare, mette insieme un’ispirazione futurista, con colori moderni e i versi di un ditirambo del XVII secolo. Ci sono alcuni elementi grafici che ricordano un albero (il nostro melo), fra cui ho inserito versi e alcune delle scoppiettanti parole inventate dal Redi per il suo poema (cantino e ballino il bombababà; arciballandolo; ebrifestosi), in un’atmosfera di festosa allegria, la più adatta alla degustazione del vino.

DENOMINAZIONE: IGT Toscana rosso

UVE: Sangiovese (80%) e Syrah.

VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; piantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.

TERRENO: di origine alluvionale, argillo-sabbioso, ricco di scheletro.

CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.

RESA: massimo 60 Hl per ettaro.

VINIFICAZIONE: in vasche di acciaio a temperatura controllata.

MATURAZIONE: 12 mesi in barriques di rovere (10% legno nuovo) sulla feccia fine.

AFFINAMENTO: almeno 3 mesi in bottiglia.

Profilo sensoriale.
Il colore è rosso violaceo profondo.
Il profumo è intenso e caldo, soprattutto di frutti neri, ravvivati da una piacevole nota speziata. In bocca è persistente e vivace, con una buona acidità e un tannino ricco ma equilibrato tipico del Sangiovese.
Servire a 18-20°C con salumi e piatti di carne arrosto e al forno


Airone
"Airone" Guado al Melo


L'airone.
Un airone si muove con grazia fra la vegetazione palustre dell’Alta Maremma, il nostro territorio, terra dell’infanzia del poeta Giosué Carducci, la cui ode fa sfondo all’etichetta:

“..Oh quel che amai, quel che sognai, fu in vano
Sempre corsi, mai non giunsi il fine
E dimani cadrò. Ma di lontano pace
dicono al cuor le tue colline …..”

IGT Toscana

Varietà: Vermentino, varietà storica locale
DENOMINAZIONE: Toscana IGT bianco

UVE: Vermentino varietà storica locale
VIGNETO: comune di Castagneto C. (LI) – Toscana; impiantato nel 1999; 50 m slm; densità d’impianto 8000 ceppi/Ha, forma d’allevamento: cordone speronato.
TERRENO: di origine eolica, sabbioso, con sottosuolo ricco di scheletro.
CLIMA: mediterraneo con buona escursione termica fra il giorno e la notte.
VINIFICAZIONE: le uve sono pressate in modo molto soffice ed il mosto è illimpidito spontaneamente; la fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata .
Servirlo a 9°-11°C con piatti di pesce, crostacei ma anche piatti vegetariani e paste con sughi delicati. E’ ottimo anche come aperitivo.

sabato 15 settembre 2012

Stagione estiva 2012 tra bilanci e incertezze

La stagione estiva 2012 tra bilanci, incertezze e spiragli di luce


Oggi 15 settembre la stagione estiva (lavorativa) volge al termine, nella nostra zona i ragazzi sono già tutti a scuola da qualche giorno e il territorio ritorna vivibile, calmo a tratti quasi languido soprattutto verso sera dove i rossori già compaiono sul mare fino a toccare Bolgheri e le colline circostanti, emessi dal sole che si immerge sparendo nel mar tirreno. Il turismo di massa ha lasciato il posto a viaggiatori settembrini forestieri e non con più calma e meno alla ricerca del veloce e subito.
Le previsioni estate 2012 erano turisticamente parlando catastrofiche, ma come sempre (almeno qui a Bolgheri) le cose sono andate per il verso giusto, ne è riprova l'ottima stagione passata con si un forte calo in Giugno ma che ha fatto bene anzi benissimo in Luglio e Agosto.
Quest'anno ancora in corso funestato da notizie al limite del terrorismo socioeconomico con indici spreed a farne da padrone abbiamo puntato su un piccolo ritocco (quasi a seguire eistein nel suo pensiero) alla sala esterna e cioè al seggiolame, 150 sedie e 12 tavoli nuovi a rimpiazzare le vecchie e oramai inguardabili sedie di plastica bianche che ci hanno traghettato dall'apertura ad oggi, che dire è stata dura ma ci siamo riusciti anche grazie ai nostri clienti che ci hanno dato fiducia in questo periodo poco raccomandabile. Grazie a tutti voi.
Mi piacrebbe condividere un pensiero che per caso ho trovato nella copisteria di Donoratico paese dove vivo da quasi due anni con i miei figli, è di Einstein e recita cosi:

"Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Che dire.. se non rimboccarsi le maniche e progredire nel nostro piccolo ? forza e coraggio !